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Il destino degli operai in esubero

Non è un buon momento per il settore dolciario - alimentare in Umbria. Gli stabilimenti di Perugina a San Sisto e Colussi a Petrignano d’Assisi rischiano di perdere molti lavoratori.

Martedì 10 ottobre, nel corso di un incontro svoltosi in Confindustria, la Colussi ha annunciato l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per 125 dipendenti. Il giorno dopo i lavoratori, durante un’assemblea di fabbrica, hanno deciso per uno sciopero di 8 ore martedì 17 ottobre, giorno del primo incontro informativo in Confindustria sul futuro dell’azienda.

Così martedì scorso, oltre allo sciopero, si è svolta anche una sonora manifestazione degli operai in via Palermo (sede perugina di Confindustria) al grido di “Siamo famiglie non siamo teste!”. Al tavolo tecnico 34 rappresentanti del sindacato nazionale e territoriale e vari delegati degli stabilimenti del gruppo Colussi più i vertici dell’azienda, per un totale di circa 40 persone. La riunione è terminata, dopo un braccio di ferro durato ore, con una nuova convocazione prevista per il prossimo 25 ottobre e un “cauto ottimismo” espresso dai rappresentanti delle segreterie di Fai, Flai e Uila.

L’obiettivo dei sindacati è quello di “entrare meglio nel merito delle questioni” durante il prossimo incontro e rivedere l’organizzazione del lavoro alla Colussi che così potrebbe ridurre gli esuberi coinvolgendo solo chi vuole uscire volontariamente a fronte di un incentivo.

Uno spiraglio di luce sembra essere emerso anche nell’altrettanto difficile vertenza Perugina dopo l’incontro del 13 ottobre in Confindustria, al termine del quale le Rsu hanno ritirato lo stato d’agitazione per i 346 esuberi.

L’accordo con Nestlè ha permesso di sospendere l’unilaterale ricollocazione esterna del personale da parte della multinazionale. “Erano mesi - hanno dichiarato i sindacati - che i lavoratori pretendevano che la discussione partisse da proposte di carattere industriale mentre l’azienda voleva discutere solo di soluzioni occupazionali alternative”.

Ora si attendono gli ulteriori sviluppi che seguiranno all’incontro presso il Ministero dello Sviluppo previsto per il 9 novembre durante il quale le Rsu insieme alle istituzioni perugine e umbre sottoporranno alla Nestlè un dossier di proposte industriali.

Bisognerà aspettare fino al 15 novembre invece per avere notizie sulla situazione dell’ex Gruppo Novelli, l’azienda alimentare ternana passata ad Alimentitaliani nel dicembre 2016. In quella data si terrà infatti un’udienza circa il possibile fallimento della società.

Valentina Russo

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