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Il battesimo per dire “Grazie Signore Gesù!”

“ È un’emozione indescrivibile”. Commozione e gratitudine sono i sentimenti più forti dei quattro adulti che nella notte di Pasqua riceveranno il battesimo nella cattedrale San Lorenzo. Questo sacramento sarà per loro il culmine di un cammino detto “Catecumenato”, che hanno portato avanti per anni nelle rispettive parrocchie anche grazie al supporto degli “accompagnatori”, i laici che si sono occupati della loro formazione. Abbiamo incontrato tre dei quattro catecumeni, Merita, Alain e Nadege, durante il ritiro spirituale prima del “grande giorno”. “Sono emozionata come se stessi per sposarmi” ha commentato Merita, 32 anni, che conosce bene le sensazioni prematrimoniali visto che è sposata civilmente da diversi anni e si sposerà anche in chiesa a settembre. Il suo sarà un matrimonio con rito misto dal momento che suo marito è musulmano. “Mio marito non è praticante anzi, a momenti, dopo essermi stato accanto in questo lungo cammino, sta diventando cristiano anche lui” scherza Merita, che in Albania, suo Paese di origine, era di famiglia ortodossa. “Sono arrivata in Italia seguendo mio marito che lavorava già qui, ma alla fede mi sono avvicinata dopo, grazie a mia figlia”.

Merita ha due bambine: la maggiore ha 13 anni, la minore nascerà tra pochi mesi. “Accompagnando mia figlia a catechismo sentivo che quello che lei apprendeva avrei dovuto impararlo anch’io. Avevo nostalgia di Gesù, ma qui in Italia avevo più possibilità di frequentare la chiesa cattolica che quella ortodossa e ho pensato che in fondo non ci fossero molte differenze” racconta sorridendo. Il suo cammino è durato 4 anni, sempre insieme alla figlia: “A Deruta, nella mia parrocchia, non c’era un gruppo di catechesi per adulti. Così ho frequentato il catechismo con mia figlia, dando anche una mano alla catechista con i bambini”. Merita, di professione barista, parla timidamente di quello che ha significato il percorso verso il battesimo nella sua vita. “Se prima avevo tante paure, fra cui quella di mettere al mondo un altro figlio, ora sono più fiduciosa perché ho imparato che c’è il Signore che pensa a me e alla bimba che aspetto”. Anche per Nadege , bellissima mamma di 35 anni, l’incontro col Signore ha portato ad un nuovo modo di vedere la vita.

“Sono così grata a Dio che fare il battesimo mi sembra il minimo per ringraziarlo”. Con la sua storia, come più volte ripete, “ci si potrebbe scrivere un romanzo”. Nadege è arrivata dal Camerun per ricongiungersi al marito Alain , 45 anni, il quale era partito anni prima dal suo Paese “alla ricerca di una vita migliore”. Alain è approdato prima in Francia e poi a Perugia, dove aveva alcuni amici e dove oggi lavora come metalmeccanico. La coppia si è stabilita a Colombella e Nadege ha frequentato l’università ed è diventata infermiera. Poi due eventi hanno segnato per sempre la loro vita.

“Nell’agosto del 2016 – racconta fra le lacrime Nadege - sono rimasta coinvolta in un terribile incidente stradale. Quando ho riaperto gli occhi e ho capito che non mi ero fatta nulla di grave ho subito cominciato a ringraziare il Signore. Mentre ero sulla barella del Pronto soccorso i medici e gli infermieri si stupivano che continuavo a ripetere ‘grazie Gesù!’.

‘Ma come – mi dicevano – hai appena avuto un bruttissimo incidente e ringrazi Dio?’. Da quel momento ho iniziato a cercare Gesù, ma non riuscivo a intraprendere seriamente il cammino verso i sacramenti, sia perché non è facile per gli adulti inserirsi nel catechismo, sia perché, con due bambini piccoli, non riuscivo mai ad organizzarmi”. Poi è arrivata la terza figlia, la piccola Cristal, che appena dopo la nascita è stata molto male, al punto di rischiare la morte. La malattia della bambina ha messo alla prova la fede dei suoi genitori, che tuttavia ne è uscita rafforzata. “Ero sicura che il Signore avrebbe salvato la mia bimba – continua Nadege - , ma la guarigione sembrava non arrivare mai e io continuavo a pregare in ogni istante”. Quando Cristal si è ripresa Nadege e Alain non hanno più aspettato, sono andati a parlare col Vescovo ed hanno iniziato la catechesi per adulti accompagnati da Valerio e Luana. “Il cammino è servito prima a noi accompagnatori che a loro sottolinea Luana - . Vorrei avere la loro stessa fame di Dio”.

Valentina Russo

Da sinistra Nadege,Alain e Merita

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