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La Valnerina respira, ma quanto durerà?

In Valnerina, dove in questi giorni la grande attrazione è stata la fioritura nella piana di Castelluccio, nei fine settimana si è riversata una grande quantità di persone.

“È stata una boccata di ossigeno per la zona – dice Vincenzo Bianconi , presidente Federalberghi Umbria - dove i turisti, il sabato e la domenica, si sono fermati anche a pranzo nelle strutture mobili e fatto acquisti di prodotti tipici; ma, senza posti letto disponibili, poi se ne vanno. Tra qualche giorno la fioritura cesserà e prevediamo un rallentamento dei flussi turistici”.

Nella zona, dove la maggior parte delle strutture ricettive hanno subìto danni gravi e perciò sono chiuse, la situazione è infatti ancora molto difficile “e purtroppo - lamenta Bianconi gli strumenti messi a disposizione per farvi fronte (i mutui bancari) non sono tarati per questa particolare situazione.

Molte strutture alberghiere sono state costrette a licenziare; il personale ha scelto di andarsene o si è riciclato in altri settori, per esempio quello agroalimentare, che sta andando bene.

Altre aziende si sono indebitate pur di mantenere i dipendenti che non se ne sono voluti andare. Per questo, come associazione, siamo molto arrabbiati, perché non è stata prorogata la cassa integrazione in deroga. È una vergogna, considerando che le risorse c’erano!”. “Nel Comune di Norcia precisa Rolando Fioriti di Federalberghi - dove c’è stata una grande contrazione dell’offerta, su 3.400 posti letto disponibili prima del sisma 2016, attualmente ne sono rimasti solo 380.

Anche a Preci la struttura ricettiva del centro storico è chiusa, c’è solo una country house all’aperto, molto richiesta dagli stranieri. A Cascia tutte le strutture ricettive hanno riaperto (2.500 posti letto). Anche lo Spoletino ha risentito di un certo calo turistico, probabilmente conseguente alla perdita dei posti letto a seguito del terremoto”. Come riportare i turisti nell’area del cratere umbro? “La maggior parte di noi che lavoriamo e abitiamo nella zona - prosegue Bianconi, che è un imprenditore nursino - abbiamo già in mente quali sarebbero le azioni da compiere per la promozione del territorio, che è diverso rispetto al resto della regione. Avendo perso tutto il patrimonio culturale, pensiamo che prima di fare una promozione occorre costruire o rilanciare la fruibilità di un’esperienza in questa terra. A questo proposito stiamo cercando di creare un progetto importante, che vorremmo far sposare al Gal, che faccia diventare la Valnerina, specialmente l’area del cratere, il miglior distretto di e-bike del Centrosud. Ci sono risorse disponibili per il cratere che, secondo noi, dovrebbero essere investite per creare un prodotto che risponda a uno dei trend più forti di oggi, quello del ritorno al bike , adatta alle famiglie, dai nonni ai nipoti, soprattutto in una zona come la Valnerina, ricca di piccole strade semi-deserte e che fanno godere di panorami unici. Un modo per valorizzare anche il patrimonio agro-alimentare delle varie fattorie dei piccoli produttori, che si potrebbero andare a trovare. Si tratta di un progetto condiviso con delibera di Giunta dal Comune di Norcia, dal Comune di Cascia, e sottoscritto dagli imprenditori più importanti della Valnerina, e sul quale è in corso un dibattito caldo”.

M. A.

I turisti e motociclisti nel centro di Castelluccio in occasione della “fiorita”

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