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La processione

La processione del “Cristo morto” di Colfiorito, ancora oggi mantenuta intatta nella sua forma originaria, ha una forte connotazione liturgico-penitenziale. Non si tratta di folklore ma di un vero momento liturgico di preghiera caratterizzato da un religioso silenzio, (nonostante il gran numero di persone che ogni anno vi partecipa), interrotto solo dai cantori del Miserere e dello Stabat Mater . È proprio in questi gruppi di canto la vera particolarità della processione di Colfiorito, per l’originale melodia e timbro fonetico che questi cantori ancora oggi si trasmettono oralmente, indelebile nel tempo.

Nell’ordine d’uscita dei personaggi precedono i penitenti incappucciati (circa 30), che sono sempre “usciti” in processione anche con la neve. Ci sono poi i crociferi e una schiera di fanciulle vestite di bianco che portano i simboli della passione; segue il clero con i ministranti che anticipano il simulacro ligneo del “Cristo morto”. A questo punto si inseriscono i cantori.

Don Carlo Maccari

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