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Azienda in crisi? Ci pensano i dipendenti

Un modo creativo e cooperativo per uscire dalla crisi: i dipendenti “salvano” l’azienda in cui lavorano diventandone soci e prendendone il controllo. Il fenomeno del “workers buyout”, ovvero dei dipendenti che rilevano in forma cooperativa un’impresa, è molto diffuso negli Stati Uniti e da qualche anno sta prendendo piede anche in Italia.

Nel 2014, infatti, un decreto del Ministero dello Sviluppo economico si è affiancato alla vecchia legge Marcora (l.49/1985) e ha istituito la concessione di un finanziamento agevolato alle società cooperative, fra cui quelle costituite da lavoratori provenienti da aziende in crisi, al fine di favorirne la nascita e lo sviluppo.

In Umbria negli ultimi due anni ben tre aziende, tra cui anche celebri marchi dell’industria regionale, si stanno salvando così, sostenute e seguite nel percorso da Confcooperative. Nel 2017 è stato il caso della Red Colour, azienda tessile di Orvieto, e nel 2018 quello delle Officine Meccaniche Franchi di Bastia Umbra e dell’Interpan di Amelia.

La Red Colour produceva e produce abiti di sartoria per marchi dell’alta moda, ma nel 2012 a causa di un’alluvione subì gravi danni ai macchinari. Le perdite riportate causarono l’avvicendamento di vari proprietari fino alla chiusura nel 2016. Allora quattro sarte spe- cializzate nella confezione di capi di seta, presero il controllo investendo i loro risparmi e da quel momento la produzione è ripartita.

Le Officine Meccaniche Franchi sono invece una storica azienda di Bastia Umbra operante nel settore dell’industria metalmeccanica da un secolo, rilevata recentemente da una Srl che ha attraversato una improvvisa crisi lo scorso anno. Dopo mesi senza lavoro e senza stipendio, i dipendenti non si sono arresi e hanno fondato la cooperativa Carpenterie Metalliche Umbre che ora punta a rilanciare l’azienda.

Stessa sorte dell’ Interpan , ex Gruppo Novelli: i dipendenti dello stabilimento di Amelia, provati dalla crisi dell’azienda cui erano molto legati, hanno fondato la Ternipan e si sono aggiudicati il bando di gara a seguito del Concordato del Tribunale.

Storie a lieto fine il cui percorso però comporta sempre fatica e dei rischi da parte dei lavoratori che investono il TFR o l’assegno di disoccupazione pur di conservare il loro posto di lavoro. Da dove e da chi nasce l’idea di riacquistare l’azienda? “L’idea nasce sempre da un incontro illustrativo dell’opportunità – spiega il segretario di Confcooperative Umbria Lorenzo Mariani . Nel caso delle Officine Franchi tutto è partito da alcuni ex dipendenti insieme all’attuale presidente della cooperativa e allora responsabile della produzione Paolo Rossi Rossini, il quale, conscio dell’elevata professionalità dei suoi colleghi, ha invitato Confcooperative ad approfondire con tutti gli interessati la differenza tra l’esser socio e l’essere un dipendente. Dopo aver redatto un business plan abbiamo quindi verificato che i numeri per metter in piedi l’operazione ci fossero tutti e siamo andati avanti coinvolgendo gli strumenti finanziari che fanno capo a Confcooperative: Fondosviluppo, Cooperazione Finanza Impresa (Cfi) e la Bcc Umbria”. Alle Carpenterie Metalliche Umbre manca ancora un passo prima di riprendere la produzione: “Abbiamo presentato al Tribunale di Perugia un’istanza di affitto dell’area dove la ex azienda operava – afferma Mariani –. Ora attendiamo il permesso di rientrare nei locali per poter riavviare il lavoro, anche perché Carpenterie Metalliche Umbre ripartirà già con delle potenziali commesse in mano”.

Ternipan invece si è già aggiudicata l’ex stabilimento al termine della procedura concorsuale post fallimentare. “Confcooperative ha supportato l’opera di alcuni manager ternani tra i quali il Presidente della cooperativa Ternipan Emiliano Cariani. Anche in questo caso abbiamo incontrato in diverse occasioni il personale spiegando che essere soci significa spostare l’asticella un po’ più avanti in termini di sacrificio e di lavoro di squadra”. La produzione dell’Interpan non si è mai fermata anche se “durante la procedura commissariale l’azienda ha lavorato a range ridotti - sottolinea Mariani - . Entro la fine di gennaio il cambiamento in Ternipan sarà effettivo”.

Visto il successo del workers buyout anche in questi casi umbri, negli ultimi mesi a Confcooperative sono arrivate diverse richieste “da parte di sindaci, lavoratori di aziende in crisi e organizzazioni sindacali” ha sottolineato Mariani. E ha anticipato: “Già stiamo studiando la fattibilità di altri progetti”.

Valentina Russo

Le sarte della Red Colour

In Umbria negli ultimi due anni ben tre aziende si stanno salvando così, seguite da Confcooperative. Si tratta di Red Colour, Officine Meccaniche Franchi e Interpan

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