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Musica, canti Gregoriani e spirito di gruppo

Nella vita delle parrocchie di Collazzone, Collepepe e Gaglietole – nel quadro di una fattiva collaborazione tra le comunità, in un’ottica di sinergia e cooperazione dettata dalle nuove esigenze pastorali – esiste una realtà che da qualche anno sta crescendo e si sta sviluppando: il coro interparrocchiale “Cantate Domino”.

Nato nel corso del 2015, su sollecitazione dei parroci, si è sempre posto come compito primario quello di animare le liturgie principali delle nostre tre parrocchie nel corso dell’anno liturgico, facendo suo l’invito del Concilio Vaticano II di fare della liturgia il momento culminante, a gloria di Dio e per l’edificazione dei fratelli.

È composto da una trentina di persone delle tre parrocchie, ma anche di parrocchie vicine, che hanno visto in questa realtà un momento di aggregazione, di unità e di crescita nella fede. Il coro è di- retto e accompagnato all’organo da don Lorenzo Romagna, e si avvale della collaborazione del soprano M° Elena Vigorito per curare particolarmente l’impostazione e l’emissione vocale.

Il repertorio – che spazia dalla polifonia classica al melodramma italiano – è caratterizzato da una particolare impronta ceciliana con autori quali Lorenzo Perosi, Domenico Bartolucci, Valentino Miserachs, prestando una speciale attenzione al Canto Gregoriano quale canto proprio della Chiesa cattolica romana. Con il maestro Miserachs poi, i coristi hanno intessuto un particolare rapporto di stima e amicizia, dal punto di vista sia musicale che umano, visto anche il legame che don Lorenzo ha avuto con il maestro e con la basilica papale di Santa Maria Maggiore, nella quale il coro ha avuto modo di cantare – ormai per il secondo anno consecutivo – insieme alla Venerabile Cappella Liberiana.

Nonostante la “giovane età anagrafica”, il gruppo ha partecipato a varie iniziative concertistiche e liturgiche a livello regionale (Perugia, Terni, Orvieto, Collevalenza, tra cui segnaliamo anche una fattiva collaborazione con il Sovrano Militare Ordine di Malta, delegazione Perugia-Terni) e fuori regione (Basilica di S. Maria Maggiore in Roma, Ladispoli-Roma). Il “fare coro” è certamente impegnativo: comporta prove, impegno, capacità di amalgama, capacità di stare in gruppo e, in questo senso, rappresenta un valore aggiunto per il nostro territorio, soprattutto in un’epoca che ci ha abituato a “tutto e subito”, in un individualismo dilagante, è quanto mai importante e urgente cercare di trasmettere dei valori impostati sull’incontro, sull’unità, sulla fatica, in un’ottica squisitamente culturale, umana e cristiana.

don Lorenzo Romagna

Sopra il coro “Cantate Domino” nella Basilica di Santa Maria Maggiore con il M° Miserachs. Sotto con il vescovo Benedetto Tuzia

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