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Don Simone: “Don Ugo, prete che sapeva leggere i cuori”

Domenica 2 dicembre in Perù, a Lima, si è spento padre Ugo De Censi, sacerdote salesiano fondatore dell’Operazione Mato Grosso.

Molto conosciuto anche in Umbria don Ugo avrebbe compiuto 95 anni il 26 gennaio

Per tutta la vita ha evitato l’esposizione mediatica e a chi gli chiedeva notizie di ciò che faceva preferiva dire “Vieni e vedi”. Ora, però, don Ugo De Censi, fondatore dell’Operazione Mato Grosso, non può evitare di essere ricordato oltre che nella preghiera degli amici dell’OMG anche dai media. La notizia della sua morte, domenica 2 dicembre si è diffusa rapidamente da Lima, dove negli ultimi tempi viveva, fino al più piccolo paese dove c’è anche solo un piccolo gruppo di volontari OMG. Rompe il riserbo con un ricordo che viene dal cuore e da una vita che deve molto a don Ugo, anche don Simone Valori , parroco di Promano, Città di Castello. Lo sentiamo al telefono martedì pomeriggio. È appena rientrato dal Perù dove era tornato per stare vicino a don Ugo in questi ultimi giorni. “La mia prima esperienza nell’Omg – racconta don Simone a La Voce – risale al 2004. Ho cominciato dando una mano ai ragazzi in Italia e poi sono partito per il Perù. Ho scoperto la mia vocazione proprio stando accanto a don Ugo e a don Lorenzo Salinetti, suo nipote”. Il legame di don Simone con don Ugo ha radici familiari: “Padre Ugo ha sposato i miei genitori. Mio padre fa parte dell’Omg e mia madre è della Valtellina come don Ugo, che per me era quindi come un nonno”. Don Simone ha frequentato i primi 3 anni di Seminario in Perù dove aveva proprio don Ugo come padre spirituale. Poi è tornato in Italia per proseguire gli studi ad Assisi ed è stato ordinato sacerdote nel 2014. La settimana scorsa, sapendo delle condizioni di salute critiche di don Ugo, è tornato in Perù per salutarlo. “Negli ultimi tempi soffriva fisicamente ma è sempre rimasto lucido. Tra sabato e domenica l’ho visto più sereno, nonostante stesse attraversando un duro travaglio sia fisico che spirituale. Aveva infatti l’umana paura della morte e chiedeva perdono per la sua ‘poca fede’. Un buio interiore che non si capisce, ma che è stato il suo punto di forza fino all’ultimo”.

Don Ugo, salesiano, ha sempre avuto un carisma particolare per i giovani che “contagiava” con le sue missioni al servizio dei poveri e degli ultimi. “Riusciva a capire i giovani perché capiva i loro dubbi di fede in quanto lui stesso li viveva – continua don Simone - . Sapeva leggere il cuore dei ragazzi”. De Censi però non era una persona sempre facile da capire: “Era molto diretto e a volte si esprimeva con termini forti. Diceva frasi come ‘l’Omg è stato un gioco per cercare Dio’, oppure ‘sono un prete ateo’, mentre alla Chiesa rimproverava di non ascoltare i ragazzi. Però ha sempre riconosciuto l’importanza dell’obbedienza. Non a caso le sue ultime parole erano invocazioni al Signore, ‘Solo Dio’, ‘Solo per Dio’ diceva”. Domenica scorsa, prima che morisse, don Simone ha portato a don Ugo l’Eucarestia. “Mi ha chiesto se ero contento. Io gli ho risposto di sì e poi ha cominciato a spegnersi” racconta Valori.

De Censi lascia una grande realtà come l’Operazione Mato Grosso, che in questo momento attraversa le preoccupazioni tipiche di un movimento che perde il suo fondatore. “Don Ugo però non ha mai espresso paure per il futuro dell’Omg. Diceva: ‘Se l’Operazione va avanti solo per me crollerà. Ma se l’ha voluta il Signore e io sono stato solo uno strumento allora andrà avanti’. Poi pensava ad altro, alla sua ultima opera ad esempio. Stava seguendo la costruzione di una scuola totale a Chimbote, una città della costa dove bambini e ragazzi non hanno nulla, neanche un’educazione. Don Ugo era sempre alla ricerca di benefattori per ultimare la struttura che al momento è ancora in costruzione e che dovrebbe ospitare i ragazzi dalle elementari alle superiori”. I funerali di don Ugo si sono tenuti il 4 dicembre a Lima e sarà sepolto a Chacas nella “sua” parrocchia. Nel lungo viaggio da Lima a Chacas (12 ore) il 5 e 6 dicembre la salma ha fatto sosta a Jangas, una delle missioni da lui fondate. “Don Ugo - racconta don Simone sarà sepolto nella terra sotto un retablo, ovvero una pala d’altare antica che lui stesso aveva restaurato”. L’8 dicembre alle 20.30 sarà celebrata una messa in sua memoria a Faenza per i giovani del centro Italia, in concomitanza con la celebrazione che si terrà a Chacas. Il 16 dicembre, per il nord Italia, sarà dedicata a don Ugo una messa nel centro salesiano di Colle Don Bosco a Torino.

Valentina Russo - Maria Rita Valli

A sinistra don Ugo De Censi. A destra don Ugo insieme a Papa Francesco

Don Ugo “contagiava” i giovani con le sue missioni.

Don Simone Valori, parroco di Promano: “Riusciva a capire i giovani perché capiva i loro dubbi di fede in quanto lui stesso li viveva”

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