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Anno nuovo, problemi vecchi: confusa anche la situazione vaccini

Mancano pochi giorni all’apertura della scuola. In Umbria l’anno scolastico prenderà il via il 12 settembre anche se in alcune scuole, nell’ambito dell’autonomia, le date potrebbero essere differenti. Intanto, mentre alunni e studenti si godono ancora gli ultimi giorni di vacanza, dirigenti, docenti e personale amministrativo da tempo sono al lavoro perché tutto sia pronto per l’avvio delle lezioni. Anche all’Ufficio scolastico regionale sono giorni di super lavoro: si sta decidendo sulle immissioni in ruolo dei docenti e la nomina di quelli che andranno a ricoprire le cattedre vacanti.

Ritorna anche quest’anno il problema della mancanza degli insegnanti di sostegno: “più del 50% degli incarichi verrà dato non sull’organico di diritto, ma sui posti in deroga – spiega a La Voce Erica Cassetta segretaria regionale Cisl scuola – il che significa che verranno aggiunti in seguito, a settembre, tutto a discapito della continuità didattica.

Nonostante ciò il bisogno di sostegno non viene soddisfatto per cui verranno chiamati docenti che non hanno specializzazione, né una preparazione affine al ruolo che dovranno ricoprire.

Sul fronte cattedre ci saranno molti posti liberi, per l’esaurimento delle graduatorie e non solo, ma non ci saranno i docenti necessari per cui si dovrà ricorrere alle supplenze”. È ancora in fieri e non risolta la questione delle maestre diplomate magistrali che da mesi chiedono una forma di stabilizzazione. Vedremo nei prossimi giorni come si evolverà la situazione”. Altra problematicità è quella dei dirigenti scolastici – sottolinea - ad ottobre è previsto il concorso per i dirigenti scolastici, per cui ancora per quest’anno ci saranno molte dirigenze vacanti e in reggenza anche in Umbria.

Sull’obbligatorietà dei vaccini è ancora caos: nel momento in cui scriviamo ancora si discute e la campanella sta per suonare... Per la sicurezza delle scuole, altro annoso e impellente problema, il ministro Bussetti in questi giorni ha scritto in un suo post su Facebook che per individuare le priorità – scrive – “servono dati precisi sulle condizioni delle scuole. Per questo ha chiesto la collaborazione dell’Agenzia spaziale italiana e del Cnr per far partire una mappatura satellitare delle scuole. Quasi 40mila edifici verranno fotografati. Così potranno partire verifiche e segnalazioni”.

M. A.

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