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Accademia del volo all’aeroporto umbro?

Non è un momento facile per collegamenti e trasporti in Umbria. I treni della Fcu, per motivi di sicurezza, non possono superare i 50 km all’ora e la tratta Perugia-Terni è ancora chiusa in attesa di lavori di ammodernamento.

Le cose non vanno bene neanche sulle strade.

Sulla E45 la chiusura di un viadotto pericolante al confine tra Umbria e Toscana ha praticamente bloccato i collegamenti con il Nord di tutta l’area dell’Alta Umbria, mentre sul raccordo autostradale Perugia-Bettolle i cantieri provocano ingorghi e rallentamenti.

Le cose non vanno benissimo neanche all’aeroporto “San Francesco” di Perugia, un’infrastruttura fondamentale per il turismo e per tutta l’economia regionale. Nel 2018 i passeggeri sono diminuti di più del 10% rispetto all’anno precedente. Adesso però per lo scalo umbro si prospetta un’importante novità: accanto alle piste, su un’area di più di 10 ettari, dovrebbe sorgere una Accademia del volo, scuola internazionale per piloti, personale di bordo e addetti alla manutenzione, con un investimento di 70 milioni di euro da parte di una società inglese. Un’iniziativa che, secondo i promotori, richiamerà in Umbria mille persone al giorno tra istruttori e allievi e che, per importanza, sarebbe la seconda al mondo dopo la scuola di Miami in Florida.

I responsabili dell’aeroporto e l’assessore regionale ai Trasporti, Giuseppe Chianella, hanno detto ai giornalisti che si è in attesa della necessaria autorizzazione da parte dell’Enac (Ente nazionale aviazione civile). I lavori dovrebbero cominciare già nei prossimi mesi, e l’Accademia dovrebbe diventare operativa alla fine del prossimo anno.

Il 16 gennaio scorso c’era stato un incontro a palazzo dei Priori durante il quale i rappresentanti della società inglese Mondovolo limited avevano illustrato il loro progetto al sindaco di Perugia Andrea Romizi. La scorsa settimana poi c’è stata una conferenza stampa dell’assessore regionale Chianella, insieme a Ernesto Cesaretti, presidente della Sase (la società che gestisce lo scalo) e al direttore dell’aeroporto, Umberto Solimeno.

Per ora, hanno spiegato, c’è solo un protocollo d’intesa con la società inglese, ma si sono dichiarati ottimisti sulla realizzazione della Accademia del volo che - ha detto Chianella - produrrebbe un increnento del pil regionale di circa il 2%. Sono attesi allievi da tutto il mondo poiché nel grande centro di addestramento saranno installati moderni e costosi simulatori per diversi tipi di velivoli, compresi elicotteri e droni. Il progetto è duramente contestato dal consigliere regionale del Pd Giacomo Leonelli . “La creazione di una scuola di volo - ha detto - cambierebbe la natura del San Francesco, rischiando addirittura di chiuderlo ai voli civili”. Secondo il presidente della Sase invece non c’è incompatibilità tra l’Accademia di volo e le possibilità di crescita dell’aeroporto. “I tecnici della società inglese - ha spiegato - hanno calcolato che lo scalo potrebbe registrare fino a quattro milioni di passeggeri, senza ripercussioni”.

Leonelli però ha parlato di una “situazione paradossale” anche per il fatto che “la società con cui si è in trattativa, a fronte di un presunto investimento di 70 milioni di euro, avrebbe un capitale sociale versato di poco superiore ai 1.000 euro e sarebbe stata costituita a fine novembre. Insomma, si tratta di un’operazione che qualche dubbio, anche alla luce delle scivolate degli ultimi mesi, lo lascia”.

“Scivolate” sottolineate anche da un altro consigliere regionale, in questo caso dell’opposizione, Claudio Ricci . Da parte della Sase - ha detto - “ci sono stati più volte tanti annunci di nuovi voli e di accordi con compagnie aeree” che poi non hanno avuto alcun seguito. Come nel caso Blue Jet - Fly volare, che ricorda Ricci - “non aveva neanche le autorizzazioni necessarie” e che per i “servizi promessi e mai svolti” aveva anche ricevuto un anticipo di 500 mila euro “di cui soltanto la metà sono tornati nelle casse della società che gestisce l’aeroporto”.

Enzo Ferrini

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