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LE TAPPE DELLA COSTITUZIONE

1944: Patto di Salerno. Badoglio e il Comitato di liberazione nazionale raggiungono un’intesa con cui si decide di convocare, finita la guerra, un’Assemblea costituente. 18 giugno 1944: Governo Bonomi ed emanazione di una costituzione provvisoria.

2 giugno 1946: il referendum universale (per la prima volta in Italia, anche femminile) dà come esito 12.717.923 voti per la Repubblica e 10.719.284 per la monarchia. Contestualmente viene eletta l’ Assemblea costituente (Ac) con sistema proporzionale, composta da 556 membri così ripartiti: Dc 207 seggi 37,2%, Partito socialista d’unità proletaria 115 seggi 20,7%, Pci 104 seggi 18,7%, Unione democratica nazionale 41 seggi 7,4%, Fronte dell’uomo qualunque 30 seggi 5,4%, Partito repubblicano 23 seggi 4,1%, Blocco nazionale delle libertà 16 seggi 2,9%, Partito d’azione 7 seggi 1,3%, altre liste 13 seggi 2,3%.

L’Ac ha il compito di scrivere la Costituzione e le vengono affidati anche alcuni compiti specifici del Parlamento. Nomina allora una commissione detta “dei 75” con l’incarico di elaborare un progetto di Costituzione. Il progetto viene discusso per la prima volta nel marzo 1947. Il 22 dicembre 1947, approvazione del testo finale della Costituzione. 1° gennaio 1948: la Costituzione entra in vigore. ( V.R. )

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