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Il Sacro Speco. Un luogo di santi

In località Sant’Urbano, nelle vicinanze dell’omonimo castello, si fermò san Francesco intorno al 1213. Questo luogo, che assumerà in seguito la denominazione di Sacro Speco, è caratterizzato da un paesaggio di fitta boscaglia, anfratti e spaccature nella roccia dove Francesco trascorreva il tempo in meditazione e preghiera.

Il complesso architettonico, posto a 568 metri di altitudine, risulta dalla stratificazione di semplici ambienti collegati fra loro. Oltre ad essere legato a san Francesco è segnato, infatti, anche dalla presenza di altri personaggi dell’Ordine, tra cui sant’Antonio da Padova, san Bernardino e il beato Pietro da Rieti.

Dal piccolo chiostro con pozzo, ornato tutto intorno da una cornice di archi ribassati e asimmetrici, si passa al quattrocentesco refettorio di San Bernardino, ambiente lungo e stretto, decorato con una tavola di quercia massiccia e panca. Poco distante è la cappella di San Silvestro, piccolo ambiente absidato già esistito all’epoca del Poverello.

( Tratto da Itinerario francescano - Umbria mistica, ediz. La Voce )

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