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STORIA LOCALE UMBRA

Al “Borgo bello” di Perugia c’è un po’ di Santiago de Compostela

Per raccontare in modo completo i tesori di un borgo, spesso bisogna guardare oltre i suoi confini, anche lontano. È il caso del quartiere perugino detto “Borgo bello”, a cui è dedicata la guida Il borgo di porta San Pietro e il pellegrinaggio a Santiago de Compostela , a cura di Dianella Gambini (Bertoni editore, pagg. 100, euro 12). Dopo un’introduzione storica che fa da visita guidata virtuale al territorio, una nutrita schiera di una sessantina di fotografie aiuta a scoprire gli angoli più interessanti del borgo e, allo stesso tempo, alcuni momenti particolarmente significativi della sua storia, che gravita attorno alla basilica di San Domenico. Dalla ricostruzione effettuata scrive nell’introduzione il presidente dell’associazione Borgobello, Orfeo Ambrosi “emergono i tanti elementi che hanno concorso a intrecciare la vicenda del borgo con una consuetudine di respiro europeo: il pellegrinaggio a Santiago de Compostela”.

Seguendo quindi un percorso che tocca anche altre aree di Perugia, si vede come la pratica medievale del pellegrinaggio “abbia contribuito a far assumere al rione di porta San Pietro la fisionomia e la funzione di un vero e proprio distretto culturale della città”. Vocazione culturale di cui gli attuali abitanti raccolgono e portano avanti con giusto orgoglio l’eredità. Come sottolinea l’autrice: “L’operazione che tese a connotare il borgo di porta San Pietro in senso jacopeo e a farne una vetrina di promozione del pellegrinaggio” rappresenta bene la stretta connessione che esiste tra le dimensioni economiche, politiche, sociali e religiose.

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