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Il messaggio di Carmelo Comisi, presidente Disability Pride Italia

«CLa Camminata della Speranza per la prima volta, quest’anno, ha scelto di avere al proprio fianco l’Associazione Disability Pride Italia. Pubblichiamo alcuni passaggi dell’intervento del suo presidente e attivista Carmelo Comisi, affidato a una lettera per la conferenza stampa di presentazione dell’evento tenutasi martedì 11 settembre a Perugia.

ome fondatore e coordinatore del Disability Pride Italia sono lusingato di poter rappresentare la nostra giovane realtà, scelta come Main Partner della 29ª edizione della Camminata della Speranza. (…) Condivido pienamente le finalità dell’iniziativa (…) e certamente avrò il piacere di essere con voi domenica verso l’ora di pranzo, non riuscendo, pur volendolo, ad essere lì prima. Da questa mia impossibilità ad essere presente in orario, possiamo prendere le mosse per parlare dell’importanza dell’effettiva attuazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone disabili che, bisogna sempre ricordare, fa parte del nostro corpus legislativo dal 2009.

Infatti se la Convenzione fosse rispettata (e così anche parecchie normative precedentemente promulgate dal nostro Paese) io non avrei bisogno dei miei genitori e della loro costante assistenza per svolgere le mie attività ma, così come avviene nei Paesi Civili, avrei degli assistenti personali che potrebbero aiutarmi nell’igiene personale, negli spostamenti e in tutte quelle cose di cui ha bisogno una persona paralizzata quasi completamente dal collo in giù. Di conseguenza sarei più veloce nella mia quotidianità, oltre al fatto non trascurabile di poter sgravare i miei genitori da un onere che in questi lunghi anni dedicati ad assistermi gli ha sottratto la possibilità di poter vivere la loro vita. (…) Questo rivendicare diritti acquisiti sulla carta ma non attuati in pratica è il principale motivo per cui è nata l’iniziativa internazionale chiamata Disability Pride, che attualmente si svolge ogni luglio in contemporanea a New York, a Brighton e a Roma. (…) Come Disability Pride Italia abbiamo già incominciato a costruire un presidio permanente, di singoli, associazioni ed enti di vario genere, che lavorano attivamente per il cambiamento Culturale e Istituzionale che sta a monte dell’effettivo inserimento delle persone disabili in società.

(…) Sappiamo bene che dove non c’è conoscenza nasce l’intolleranza, il razzismo, l’appiattimento dei giudizi verso gli altri (…).

Carmelo Comisi

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