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Crisi e occupazione: la ripresa è ancora lontana

Secondo i dati degli Osservatori statistici Inps, le ore di cassa integrazione autorizzate nel 2016 sono scese del 12, 44% rispetto al 2015. Un dato che mostra come la ripresa nel settore occupazionale umbro c’è, ma è più lenta di quanto si pensi.

Se da una parte le piccole e medie imprese sono lievemente in crescita, dall’altra quelle storiche e grandi continuano ad avere problemi di licenziamenti e per centinaia di esuberi delle grandi aziende non c’è un’espansione equivalente delle piccole imprese tale da riequilibrare la situazione. Ne sono un esempio Perugina e Colussi, ma non solo. La Tk Ast, azienda simbolo di Terni nel settore dell’acciaio, ha per anni attraversato una faticosa vertenza sindacale per dei posti di lavoro in esubero. Nel dicembre 2014 la lotta sindacale si era conclusa con un accordo siglato al Mise (Ministero dello sviluppo economico) che sembra abbia funzionato bene. “A Terni - aveva detto Frank Rink , responsabile delle risorse umane di ThyssenKrupp, lo scorso 26 luglio - la ristrutturazione è terminata. Siamo già nella fase di sviluppo e non ci sono eccedenze di personale”. In quella stessa occasione Rink però aveva anche confermato una flessibilità del 3-7% nel numero di addetti, da realizzare con l’utilizzo di personale interinale. Risultato: ci sono 40 impiegati in mobilità.

Perchè aziende come Perugina, Colussi, Ast, che vanno o potrebbero andar bene a livello di vendite, si trovano comunque ciclicamente a dover eliminare del personale? Oltre alla crisi, spiegano i sindacati, la risposta si trova anche in una continua riorganizzazione del personale che le grandi aziende mettono in atto periodicamente in quanto molte figure professionali, col continuo sviluppo tecnologico, perdono utilità e il costo per una nuova formazione dell’impiegato sarebbe troppo oneroso in un clima di incertezza economica.

A fine ottobre si annuncia una situazione drammatica anche per le aziende della ex Pozzi. Il 31 del mese in corso infatti scadrà la cassa integrazione straordinaria, più volte prorogata negli ultimi tre anni, per circa 200 operai. Attualmente si cerca una proposta economica che rilevi le due aziende Isotta Fraschini, fabbrica di alluminio, ed Ims, produttore di ghisa.

Anche Jp Industries alias ex Merloni si basa ormai da tempo sul rinnovo degli ammortizzatori sociali. Peccato che questi non siano infiniti.

Valentina Russo

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