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Cosa significa essere diacono permanente

San Lorenzo. Nella solennità del diacono e martire, Maurizio Pannacci sarà ordinato diacono permanente

Il 10 agosto, nella festa del diacono Lorenzo titolare della Cattedrale di Perugia, Maurizio Pannacci verrà ordinato diacono permanente. Si aggiunge così ai sempre più numerosi diaconi della diocesi di Perugia - Città della Pieve. Oggi sono 38, e altri stanno seguendo il percorso di formazione fatto di due anni di “propedeutico”, nei quali si esercita il discernimento sulla vocazione, e di tre anni di formazione al diaconato.

Nell’ottobre scorso quattro aspiranti al diaconato sono stati ammessi alla formazione, tre hanno ricevuto il ministero del lettorato (lettura e proclamazione della Parola) e uno, Maurizio, ha ricevuto il ministero dell’accolitato (servizio all’altare) compiendo così l’ultimo passo prima dell’ordinazione a Diacono permanente. Riproposto dal Concilio Vaticano II il diaconato permanente ha conosciuto una sempre maggiore diffusione ed ora è frequente trovare nelle nostre parrocchie o nei vari servizi pastorali diocesani diaconi permanenti. In alcune realtà parrocchiali, causa anche la mancanza di sacerdoti, sono spesso il punto di riferimento della comunità, “anche se non possono esserlo appieno in quanto il Diritto canonico non prevede che possano essere ‘pastore e capo’” spiega don Pietro Ortica , delegato vescovile per il diaconato permanente. La maggior parte dei diaconi in diocesi oggi ha più di sessant’anni e sono pensionati. In ogni caso, nel conferire il mandato per il servizio da svolgere “il Vescovo ha cura che sia compatibile con il lavoro e con l’impegno di marito e padre, non chiede servizi che possano nuocere al ‘primo sacramento’ che è il matrimonio, tanto che per l’accesso al diaconato è necessario il consenso della moglie del candidato” aggiunge don Ortica.

Ma cosa fanno i diaconi in diocesi? “Collaborano nella cura pastorale delle comunità, o sono dedicati a dei servizi particolari. Per esempio i direttori degli empori della Carità sono dei diaconi così come diacono è il direttore della Caritas diocesana Giancarlo Pecetti che condivide la responsabilità con sua moglie Luisa. Diacono è anche il responsabile del Servizio diocesano per il Sovvenire, Giovanni Lolli”. Inoltre, sottolinea don Ortica, ove possibile si cerca di valorizzare anche le loro competenze lavorative”.

Don Pietro con l’equipe diocesana formata da lui, don Francesco Verzini, p. Giulio Michelini, e dal diacono Luigi Germini e sua moglie Rosaria, cura la formazione che precede l’ordinazione diaconale, ma i 38 diaconi della diocesi sono accompagnati nella formazione permanente da un gruppo formato da don Alberto Veschini, don Giuseppe Piccioni e dal diacono Giovanni Lolli e sua moglie Antonietta. Per tutti un elemento fondamentale è la cura della comunione nella comunità diaconale che si concretizza negli incontri mensili di formazione e di preghiera.

Maria Rita Valli

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