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“Vi porto tutti nel cuore”

Dopo dieci anni di permanenza a Spoleto, suor Anna Maria Lolli, delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù di Maria, è stata chiamata in Abruzzo, a Pescara. Nei due lustri trascorsi nella Chiesa di Spoleto-Norcia è stata responsabile della Pastorale giovanile diocesana e insegnante di Religione all’istituto Alberghiero di Spoleto. Il timone è stato raccolto da don Pier Luigi Morlino e da suor Lorella Nucci, sempre delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria. Abbiamo raggiunto suor Anna Maria per intervistarla.

Quasi dieci anni nella Pastorale giovanile di Spoleto-Norcia, che esperienza è stata?

“Un dono di Dio alla mia vita di consacrata. Ma soprattutto una grande sfida che mi ha dato l’opportunità di rimettermi ancora in gioco alla scoperta del mistero che sono i giovani. Sono arrivata anche un po’ intimorita, non conoscevo la realtà ecclesiale di Spoleto-Norcia né quella sociale, non ero mai stata in Umbria. Ma l’onestà, la correttezza e la serietà della gente mi hanno permesso di innamorarmi di questa terra così bella e affascinante, ricca di santi. E vorrei ringraziare l’arcivescovo Renato Boccardo: è grazie a lui, che ha chiesto ai miei superiori la disponibilità di venire in Umbria, se ho potuto vivere questi anni accanto ai giovani di Spoleto-Norcia. Grazie anche a tutta la struttura della Curia arcivescovile”.

Ma sappiamo che non è stata sola...

“Infatti. Il Signore mi ha fatto un grande dono: quello di poter incrociare sulla mia strada dei giovani, degli adulti e dei sacerdoti con cui ho condiviso questo grande sogno di avvicinare i ragazzi al cuore di Dio”.

Che pastorale giovanile lascia?

“Dei giovani che hanno voglia di continuare a incontrare il Signore; il coordinamento degli oratori, che grazie a Dio stanno prendendo forma; ragazzi che hanno voglia di investire energie, tempo e talenti; un Centro giovanile che sta diventando sempre più un punto di riferimento per la città di Spoleto e per l’intera diocesi; una buona collaborazione con le scuole del territorio e con tanti enti; la disponibilità di tanti insegnanti a farsi accanto con le ripetizioni a quei giovani le cui famiglie hanno difficoltà economiche. Lascio dei piccoli segni che possono e devono essere migliorati”.

Uno dei momenti più belli?

“Non saprei quale indicare. Mi tornano in mente tanti volti, un’infinità di incontri e soprattutto le Giornate mondiali della gioventù. È stato emozionante vedere i giovani avvicinarsi alla fede, e tanti preti dediti alla passione per il Signore. Una terra bella, abitata da persone belle. Veramente il Signore mi ha dato molto. Tutto conservo nel cuore”.

Uno dei momenti più difficili?

“Quando ho incrociato dei giovani che avevano smesso di ‘vivere’”.

Stare con i giovani è bello e faticoso al tempo stesso…

“Vero. Dobbiamo farci accanto a loro, devono assaporare tramite la nostra testimonianza una Chiesa aperta. Dobbiamo intercettare le loro domande e avere la capacità di farli volare in alto. I giovani si innamorano delle scelte che richiedono impegno e sacrificio, gioia ed entusiasmo. A noi adulti è chiesta la capacità di fermarsi e volere il loro bene, essendo dei cartelli indicatori che rimandano a Gesù. Ho nel cuore tante serate e notti passate in adorazione eucaristica: tanti giovani così si sono innamorati di Lui”.

Lei ora è a Pescara. Di cosa si occupa?

“Qui abbiamo delle scuole e mi occupo di portare avanti questa esperienza educativa. È un ripartire da capo, con gioia e serenità, con voglia di intraprendere nuove sfide”.

Cosa le manca di più di Spoleto?

“Le persone che con me hanno condiviso la quotidianità, le porto tutte nel cuore. Ai giovani di Spoleto-Norcia dico: vi voglio tanto bene! Sicuramente è molto più quello che ho ricevuto di quello che ho dato. Grazie veramente a tutti. Auguro a chi continua questo cammino con i giovani la grazia di Dio, la sua forza e l’intercessione di san Giovanni Paolo II a cui è dedicato il ‘nostro’ centro giovanile di Spoleto”.

Francesco Carlini

Suor Anna Maria Lolli con alcuni giovani

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